sabato 28 gennaio 2012
La mia testa sembra il mercatino delle pulci. C'è di tutto, pensieri che urlano,c'è chi viene e che va, ci sono pensieri che invece si soffermano e girano, girano perchè nn sanno decidere cosa fare. E poi ci sono pensieri che nascosti un viottolo buio amoreggiano credendo di non essere visti. Io sono seduta, spettatrice di questo enorme colorato guazzabuglio, certa che prima o poi leveranno le tende e la mia testa finalmente troverà pace.
venerdì 27 gennaio 2012
Ecco dove sono finita, dove è andata a finire le mia anima: dietro le sbarre. Chiusa, a doppia mandata è stata chiusa questa cella e portata via la chiave. Prima di chiudere il mio carceriere mi ha tolto tutto, mi ha proibito tutto:" Qui non si ride, qui non si scrive, non si scherza. Qui non potrai vedere nè sentire nessuno. Hai dato troppo e adesso ti toglierò tutto!", "Sì" ho risposto. "Taci! Questa sarà la tua ultima parola!" Si è allontanato sbattendo e chiudendo definitivamente la porta della mia nuova casa, la mia cella, la mia galera. Sono immobile adesso, seduta e la mia anima è ripiegata su se stessa. Faccio un fumetto alla finestra e scrivo:"TI AMO" questa è e sarà la mia ultima parola con la speranza che tu la possa leggere.
martedì 24 gennaio 2012
lunedì 23 gennaio 2012
E io quando penso a te non capisco più niente. La mia età anagrafica non corrisponde mai con quella del cuore. Faccio cose, stupide, senza senso, rido, canto a squarciagola, vivo in un altro mondo, in un'altra dimensione. Quando penso a te è tutto bello, e non potrebbe essere diversamente perchè tu per me sei semplicemente meraviglioso.Io quando penso a te mi avvalgo della facoltà di non rispondere
venerdì 20 gennaio 2012
E piango dentro.Sì dentro, dove nessuno può vedere nè sentire, dove le lacrime sembrano gocce di pioggia sulla strada mentre invece cadono sul cuore.Dolce melodia che calma i battiti e lava via pensieri.Meglio dentro allora, perchè sugli occhi non sarebbero altrettanto belle. Su: Rain - Circadian eye
martedì 17 gennaio 2012
Aveva la pelle color della luna, bianchissima. Nessun vezzo, i capelli sempre raccolti nerissimi. L'avevo vista un giorno affacciarsi alla finestra, i capelli sulle spalle, indossava un kimono di seta, rossa. La osservai. Dopo aver aperto la finestra, con garbo si sedette su di una sedia vicino allo specchio. Scese il kimono a scoprire le spalle, come a farsi accarezzare la pelle dai capelli e poi prese in mano un pennellino. Da quel momento iniziò la sua opera d'arte. Iniziò a dipingersi le labbra. Meravigliosi gesti,sembrava stesse facendo un quadro. Disegnò prima i contorni e poi iniziò a riempirne il tratto deciso. Sembrava lo stesse facendo senza vedere,sembrava appartenere ad un altro mondo. Lei abitava alla fine del tempo. Appena ebbe finito, le si avvicinò alle spalle un uomo che le scoprì del tutto le spalle e le baciò partendo dal collo. Era bellissima, vestita solo della sua opera d'arte. Non era per tutti non poteva esserlo una cretura così preziosa. Lei era sogno, capace di diventare realtà solo tra le mani di chi l'avesse amata.
sabato 14 gennaio 2012
Taci. Preferisco il silenzio alle parole vuote, alle parole poco riempite, leggere, che perdono peso e si liberano nell'aria, che non rimangono con me. Non voglio parole mal dette,quelle non sono per me. Allora taci, perchè il silenzio lo posso riempire io, invece le parole le svuoti tu.
giovedì 12 gennaio 2012
Ho un ricordo di te. Ti incontravo tutte le mattine, non sempre con la barba fatta, i pantaloni mai tirati su per bene, la camicia sempre fuori e rigorosamente sbottonata. Portavi un cappotto, estate inverno, avevi il tuo cappotto addosso.Non sempre vestito ti ho incontrato anche avvolto solo con un lenzuolo bianco, con loro che ti inseguivano, e tu che correvi ridendo.Spesso mi fermavi per chie...dermi l'ora e per avere cento lire, per te non era cambiato niente. Avevi sempre la sigaretta spenta che ti ciondolava all'angolo della bocca e canterellavi sempre.Tu forse invidiavi me, io invece , ancora oggi che non ti vedo più,quando mi vieni in mente, invidio te. Libero di vivere le tue follie, le tue stravaganze, fuori dagli schemi e dalle costrizioni. Vedi se ti incontrassi oggi, io ti direi :"Il matto sono io".
martedì 3 gennaio 2012
E' qui che voglio stare adesso, con te. Tu sei il mio rifugio, sei il mio dentro, tu sei me. Voglio fare un viaggio, dentro, scendere, scendere ancora arrivare a toccare il fondo. Non mi interessa sapere se ci sarà ritono, non ho paura, voglio solo vedermi, sentirmi. Sinceramente non so nemmeno se voglio tornare, se ne ho più voglia, forse vorrei che tu mi sequestrassi e non mi lasciassi più. Tu eri me un tempo adesso non mi appartieni più ma in te trovo rifugio, tu mi coccoli e mi capisci, in fondo eri stata me un tempo ed io te. Non voglio uscirne viva, se così fosse questo viaggio non avrebbe senso e vorrebbe anche dire che avrei trovato solo il vuoto per poi schiantarmi in fondo al suolo. In questa caduta libera vorrei trovare spigoli, vorrei sbattere forte,vorrei lividi, tanto che all'arrivo il colpo sarebbe niente, sarebbe solo un graffio. Non aver paura per me, lasciami andare, non so ancora se alla fine vorrò ancora rifarlo e rifarlo ancora, oppure avrò talmente paura che nemmeno riuscirò a raccontarlo, ma forse nemmeno te lo dirò cosa ho visto, cosa ho sentito. In questo viaggio, voglio me, quella che sono, quella che sono stata e forse quella che sarò. Tu aspettami sul ciglio, guardami cadere se vuoi, non chiamarmi, non urlare quando sentirai lo schianto, sii solo pronto a tendermi la mano qualora decidessi di tornare fuori.
lunedì 2 gennaio 2012
Gioco con le dita tra i tuoi capelli, ti dico che sei bellissimo mentre ti avvicini e mi sussurri i sogni della notte prima per poi disegnarli sulla pelle. Allora ancora con i tuoi capelli tra le mani ti alzo il volto e ti chiedo "Cosa sei?" Con la bocca sul petto come ad afferrarmi il cuore scrivi l'unica risposta che conosco:" Sono tuo!"
E certe notti non riesco a dormire: ho fame! Ho fame di quel dolce che ti appartiene, e allora ti cerco nei disegni fatti con la mente. Ti avvicini, mi baci e mi lasci sulle labbra polvere di zucchero. Morsi di labbra che mischiano sangue e zucchero, desideri e voglie, candide fantasie macchiate di erotico rosso
Ti afferro violento nei miei respiri, regalandoti sogni che ancora dovrai sognare. Tra luci di candele smorzate scrivo i nostri nomi mescolando il giorno alla notte. E mentre mi spogli soffi sull'anima la tua voglia, mentre mi sogni, mentre ci sogni, mentre riapri gli occhi e ti accorgi che è già mattina tra le tue mani e... nelle mie.
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