venerdì 9 dicembre 2011

Ci siamo ritrovati seduti allo stesso tavolino, ognuno convinto che fosse il proprio. Amavo quel tavolino, cosi per niente centrale, lì in un angolo dal quale potevo vedere tutto. Alle mie spalle una lampada di quelle alte sulla quale per far penombra era stato messo un foulard di seta. I volti degli avventori spesso non erano chiari, di alcuni però, riuscivo a riconoscerne l'odore. Quella sera c'...eri tu davanti a me, non un tipo qualsiasi, non uno con l'odore che si mischiava a quello degli altri. Eri tu, ed eri diverso. Ancora oggi sediamo allo stesso tavolino, lo facciamo spesso, in silenzio. Non abbiamo scambiato mai una parola, ma sappiamo tutto l'uno dell'altro.Non c'eravamo cercati, ci aspettavamo da sempre, perchè il destino ci aveva RISERVATO lo stesso tavolino.

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