mercoledì 6 giugno 2012

Voglio dirti che mi piaci. Sai, ogni volta che te lo dico mi sembra sempre troppo poco. Mi piaci per come coccoli la mia anima, per come accarezzi le mie fragilità, per come prendi per mano le mie paure, i miei dubbi ed i miei pensieri. Mi piaci per come sai essere silenziosamente presente, il tuo modo di stare e di ritornare.Mi piaci come con una parola mi fai sentire importante e prepotentemente tua. Mi piaci per come sai essere geloso delle nostre cose, piccole cose che sono la nostra quotidianità. Mi piaci per come ti sento, oltre le mani, oltre gli occhi e la bocca.Ecco, voglio dirti che mi piaci, prima nei pensieri, dopo nel cuore e per sempre nell'anima.

"Non posso tenerti per mano e allora ti tengo nel cuore." Ed è lì che sei e sarai presenza, eterna. Ed è quello il posto più bello che ho. Mi diranno che non posso toccarti. Vero, ma nel cuore io ti sento.Mi diranno che non posso vederti. Vero, ma gli occhi ricoprono le distanze e nel cuore non c'è distanza.Mi diranno che non posso udire la tua voce. Vero, ma io ti ascolto e in me fai rumore! Mi diranno che non posso parlarti. Vero. Ma cosa servono le parole, tu mi fai battere il cuore. E se il cuore è l'organo della vita, anche se io non ti tengo per mano, non ti vedo e non ti parlo, faccio molto di più, ti tengo nel cuore...io ti tengo nella mia vita. Su:"Non posso tenerti per mano e allora ti tengo nel cuore." di F. Roversi

lunedì 21 maggio 2012

Lui le raccontava il sogno, ma lei lo conosceva già. In quel sogno, in un silenzio muto, c'era una donna. Una donna che gli aggiustava i pensieri. Lei non aveva mai toccato niente di lui, ma tutto conosceva e sapeva. Lo sapeva a memoria. ... E in silenzio, in quel silenzio che era loro, quando ogni notte lo andava a trovare, gli si poggiava sul cuore a respirare l'essenza della sua anima. Sapeva di zucchero filato e di cose buone. Lei era a casa consapevole che lui non l'avrebbe mai lasciata andare via. In quella casa, senza toccare niente lei metteva ordine ai suoi giorni. Lui, di quella casa le aveva donato per sempre le chiavi.


Il destino ci ha fatto incontrare e lo stesso destino ha deciso un giorno di bendarmi gli occhi: "Come farai adesso ad amarlo se non puoi vederlo?" " Posso sempre ascoltare la sua voce " Allora non contento decise di bendarmi anche le orec...chie: " E adesso?" " Posso toccarlo volendo" risposi In quello stesso momento decise di portarti lontano da me. " Adesso. Adesso dimmi come farai ad amarlo?" Così privata di tutti i sensi risposi: " Io adesso lo amo molto di più e più di chiunque altra. Io lo amo con il cuore e lo sento con l'anima. Il resto è per tutti, questo è solo per me!"